Presentazione del progetto Eufemia
Philosophy for Community e dialogo tra diversità
Fossano, Officina del Possibile (Via Matteotti 32)
11 Novembre 2016, h. 18:30-21:00
11 Novembre 2016, h. 18:30-21:00
Il progetto Filosofia e pratiche di comunità partecipa alla presentazione del progetto Eufemia. Philosophy for Community e dialogo tra diversità, coordinato dal Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo (CESPEC) di Cuneo.
“Eufemia” (dal greco eu, “bene”, e phemi, “parlare”) alla lettera significa “parlare bene”. Eufemia non è solo un nome proprio di persona, ma anche quello di una delle celebri “città invisibili” di Italo Calvino, un luogo in cui “i mercanti di sette nazioni convengono a ogni solstizio ed equinozio” per scambiarsi mercanzie, condividere le proprie storie e ridisegnare la propria memoria. La scelta di ispirarsi a Calvino si spiega dunque con il fatto che “Eufemia” rappresenta una pratica dialogica e un incontro/confronto di punti di vista diversi.
Infatti, il progetto intende affrontare la questione del dialogo tra diversità con particolare riferimento alla sfera pubblica democratica e auspicabilmente pluralistica che caratterizza nel tempo presente gli Stati europei e le relative società, fino a giungere all’ambito locale e alla realtà sociale della Provincia di Cuneo. “Eufemia” intende rispondere al bisogno avvertito in primis dai giovani di dar vita a progetti inclusivi e aggregativi che sappiano contrastare il rischio di isolamento e solitudine. Il conseguimento di questo obiettivo richiede però un percorso formativo e di empowerment interculturale ad hoc che non sempre gli enti e le associazioni che operano nel sociale sono in grado di assicurare.
L’idea di fondo è che il dato di fatto della pluralità (di punti di vista, valori, culture, generazioni, generi, abilità e competenze, ecc.) non sia sufficiente a garantire il conseguimento di un effettivo pluralismo delle diversità. Al fine di favorire questa trasformazione, il progetto lavorerà sulla pratica sociale/comunitaria della filosofia. Si ritiene infatti che il filosofare possa giocare un ruolo formativo di primo piano specie nell’educazione informale e permanente dei giovani e degli adulti, nel senso di favorire rapporti tra diversità improntati a confronto approfondito, critico e autocritico e creazione di legami comunitari.